LE ANIME DI BOLOGNA

luoghi pittori e storie in sei opere
della Pinacoteca Nazionale


sei webinar

con ELEONORA ONGHI
e LUCA VIVONA

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PRIMA PUNTATA

Il polittico degli angeli

di Giotto

con Eleonora Onghi

Il polittico, una delle poche opere firmate da Giotto, richiama in vita il tempo di Bertrando del Poggetto, quando Bologna fu a un passo dal diventare residenza pontificia, e il castello presso porta Galliera si arricchiva di splendide opere d’arte.

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SECONDA PUNTATA

La pala Bentivoglio

di Francesco Francia

con Eleonora Onghi
Davanti a un paesaggio primaverile, sotto una luce di cristallo che rende smaltati i colori e le pieghe sulle vesti, l’adorazione del Bambin Gesù si trasforma in una scena di corte, che racconta i fasti e i sogni dell’arte al tempo dei Bentivoglio.

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TERZA PUNTATA

La Sacra Famiglia

di Amico Aspertini

con Eleonora Onghi
Mentre tra Firenze e Roma la pittura indirizzava i passi verso una sigla nobilmente armonica, Amico Aspertini sperimentava a Bologna una via solitaria, orientata verso paradigmi espressivi di coraggiosa originalità, di cui la Sacra Famiglia è un esempio straordinario.

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QUARTA PUNTATA

La Scena di cortile

di Giuseppe Maria Crespi

con Luca Vivona
Da una tavolozza in cui si dispongono pochissimi colori, impastati quasi in sordina, nasce la Scena di cortile, uno dei più grandi capolavori della pittura italiana del primo Settecento. Intorno a uno spazio anonimo, la vita si fissa in una pittura di inedita freschezza e poesia.

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QUARTA PUNTATA

La pala Bargellini

di Ludovico Carracci

con Luca Vivona
L’incontro fra i santi e Maria avviene nella mezza luce di un portico, con Bologna all’orizzonte. Le pozze d’ombra dilatate fra le figure, le fisionomie quasi quotidiane e un nuovo senso della verità in pittura fanno della pala Bargellini un manifesto della rivoluzione pittorica dei Carracci.

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QUARTA PUNTATA

La pala della peste

di Guido Reni

con Eleonora Onghi
In basso, Bologna è avvolta dall’atmosfera tetra della pestilenza: sopra le nubi però si spalancano insieme l’arcobaleno e la speranza. Nello stendardo che Guido Reni dipinse come ex voto, la fiducia nella vita si traduce in un’invenzione calibrata e in una straordinaria orchestrazione cromatica.

I relatori



LUCA VIVONA

Storico dell’arte, attore e regista teatrale. Si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi Siena, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca. Sempre presso l’ateneo senese, ha collaborato con la cattedra Estetica e ha svolto ricerche sul rapporto fra pensiero e arti figurative. Specializzatosi in Storia dell’Arte, ha approfondito la pittura fiorentina fra il Due e il Cinquecento. 

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ELEONORA ONGHI

Storico dell’arte e critico. Si è laureata a Bologna in Lettere Moderne. Ha conseguito il diploma di specializzazione in Storia dell’Arte e successivamente il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Siena, focalizzando i propri studi sulla Maniera tosco-romana, sul rapporto tra letterati e artisti alla metà del Cinquecento e sulla riscoperta di Leonardo da parte degli artisti europei alla fine del Diciottesimo secolo.

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